Robert Mapplethorpe
“Se fossi nato cento o duecento anni fa,
avrei potuto fare lo scultore, ma la fotografia è un mezzo molto veloce
per vedere e per fare scultura”.
Robert Mapplethorpe
Per la prima volta a Milano, una grande retrospettiva ripercorre la
carriera e l’opera di Robert Mapplethorpe, tra I più importanti autori
del Novecento che ha influenzato con le sue immagini dalla composizione
perfetta, generazioni di fotografi e artisti.
Il suo tempo è la New York degli anni Settanta e Ottanta, quella della
rivoluzione pop, del new dada e di Andy Warhol; la città creativa e
disinibita della liberazione sessuale, dell’esplosione della
performance e della body art.
Mapplethorpe è oggi unanimemente considerato uno dei più importanti
fotografi del ventesimo secolo perché, come i grandi artisti sanno fare,
è riuscito a essere nello stesso tempo classico e attuale: testimone
del proprio tempo e astratto in una sorta di perfetta atemporalità.
Le fotografie di Robert Mapplethorpe sono rigorose, composte, curate nel
minimo dettaglio. I corpi, come i fiori, sono impeccabili, ritratti in
ambientazioni quasi asettiche, i loro movimenti sono armonici e
ricordano gli studi dell’arte e della scultura rinascimentali. La
ricerca della perfezione, mito irraggiungibile per la maggior parte
degli artisti, è per Robert Mapplethorpe la condizione necessaria da
raggiungere in ogni suo scatto.
La
mostra, proveniente dalla Robert Mapplethorpe Foundation di New York,
comprende 178 fotografie e rappresenta un’occasione unica per
ripercorrere, con un unico sguardo retrospettivo, il lavoro di
Mapplethorpe, dalle prime polaroid di inizio anni Settanta, fino ai suoi
celebri still life, ai fiori, ai ritratti, alla sconcertante serie
dedicata a Lisa Lyon, alle splendide immagini dedicate al corpo
maschile, indagato e celebrato come mai prima di allora, all’omaggio
alla sua musa Patti Smith, agli insoliti, teneri e malinconici ritratti
di bambini.
“Spesso l’arte contemporanea mi mette in crisi perché la trovo
imperfetta. Per essere perfetta non è che debba essere giusta dal punto
di vista anatomico. Un ritratto di Picasso è perfetto. Non c’è niente di
contestabile. Nelle mie fotografie migliori non c’è niente di
contestabile – così è. È quello che cerco di ottenere”.
L’estrema contemporaneità e la grande classicità di Mapplethorpe è tutta
in questa possibile perfezione da raggiungere e da realizzare nel breve
lasso di tempo di uno scatto, di una sessione di posa.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Contrasto.
Periodo
dal 2 dicembre
al 9 Aprile 2012
Orario
tutti i giorni dalle 10 alle 20
Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22
lunedì chiuso
Costo biglietto
Intero: 7,50 euro
Ridotto: 6 euro
Scuole: 4 euro
Per informazioni
02.5811.8067
02.8907.5419

PROVAPROVA
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