Tina Modotti. Fotografa e Rivoluzionaria
“Tina Modotti. Fotografa E
Rivoluzionaria” è il titolo della mostra che sarà inaugurata, venerdì 21
settembre alle 19, al Cineporto di Lecce. L’esposizione, curata da
Reinhard Schultz con la collaborazione della Galerie Bilderwelt di
Berlino (fotografie di Tina Modotti) e il Center for Creative
Photography di Tucson, Arizona, comprende una selezione di 80 opere
dell’artista dal 1923 al 1930 (visibile fino al 14 dicembre 2012). La
maggior parte delle opere riguarda il periodo messicano dell’artista,
mentre la serie dei ritratti di della Modotti riguarda, invece, il
periodo di Los Angeles e sono firmati da Edward Weston, inclusa anche
una foto del periodo hollywoodiano sul set del film “The tiger’s coat”.
Nel corso dell’inaugurazione sarà proiettato il film “Tina in Mexico” di
Brenda Longfellow.
D’indole ribelle, proletaria per nascita, Tina Modotti (Udine, 17 agosto
1896 – Città del Messico, 5 gennaio 1942) appartiene a quella
generazione di artisti che hanno intrecciato i fili dell’impegno sociale
alle cause che, nella prima metà del XX secolo, hanno condotto a nuovi
modi di intendere la ragion d’essere dell’uomo contemporaneo. Attrice di
teatro e cinema, fotografa, rivoluzionaria, passionaria perseguitata,
musa di grandi artisti come Pablo Neruda, modella dei pittori
naturalisti messicani David Alvaro Siqueiros e Pablo Rivera, figura
controversa dai molti nomi e dalle molte vite, la Modotti ha avuto una
grande vera passione: la fotografia. Prima messa al servizio degli
ideali sociali e poi sacrificata per la lotta politica, rivelatasi
quando aveva vent’anni grazie a Edward Weston, il maggior fotografo
dell’epoca che l’amò e ne fece la sua musa.
Una donna dalla vita intensa e scandalosa per il costume dell’epoca, in
largo anticipo sui tempi. È stata il simbolo della nuova condizione
femminile del Novecento, sulla strada dell’emancipazione e della
liberazione sessuale. Di recente la sua figura è stata sempre più spesso
al centro dell’interesse sia degli studiosi che del vasto pubblico
degli appassionati non solo in Italia, dopo anni di oblio.
“L’opera della Modotti –scrive Blanca María Monzón nel saggio “Tina
Modotti, sujeto historico” - è un paradigma della fusione tra la cultura
rivoluzionaria messicana e l’estetica fotografica d´avanguardia. A
tutto ciò si legarono gli ideali di uguaglianza proposti dal socialismo,
la sensibilità d’artista e la capacità di sentirsi un soggetto
fortemente implicato nelle dinamiche sociali; questi furono in generale
gli aspetti che apportarono un “senso” alla sua vita”.
La mostra (visibile fino al 14 dicembre 2012 dal lunedì al venerdì dalle
16 alle 20 e la mattina dalle 10 alle 13 solo per gruppi organizzati e
su prenotazione) è realizzata con al sostegno della Regione Puglia
-Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo-, in collaborazione con
la Fondazione Apulia Film Commission e Cineporti di Puglia (Lecce).
Lecce(Lecce)
Cineporto
dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20 e la mattin
ingresso libero
Info. 3477853538PROVAPROVA
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