Fabio Torre “I fiori del Bangladesh“

Manica Lunga di Palazzo D´Accursio, Piazza Maggiore n.6.
Il titolo prende spunto da alcuni versi del poeta bengalese Tagore, premio Nobel nel 1913 (“Il fiore non valuta la sua bellezza: generosamente ha ricevuto e generosamente dona”) per presentare immagini di bambini e adolescenti che vivono nelle aree rurali e costiere del Bangladesh, paese tormentato da una storia di ingiustizie sociali, instabilità politica, carestie e devastazioni naturali.
Non si tratta però di riflettere ancora su immagini, largamente diffuse su giornali e rete, che ci parlano dei problemi oggettivi del paese, tagliato fuori da ogni possibile benefico effetto della globalizzazione e ulteriormente tormentato dalle conseguenze della crisi mondiale.
Il tema, qui, è l’incredibile persistenza di una bellezza fisica e interiore di questi bambini e ragazzi, dei loro sguardi, da cui traspare di volta in volta tristezza ma anche gioia nei piccoli eventi quotidiani, pur nell’incertezza di un futuro assai povero di promesse. Una bellezza sotto un obiettivo quasi pasoliniano, mai antropologico, una chiave di lettura che non può lasciare indifferenti e che può aprire una finestra di speranza. Queste fotografie ci dicono che dietro le grandi tragedie sociali e naturali sopravvivono una forza e una dignità illuminate da un raggio di bellezza e innocenza.
http://www.fabiotorre.com/newspopup/vedi/41PROVAPROVA
Disclaimer. Reflexlist.com non e' legato in nessun modo ai concorsi, agli eventi, alle mostre, ai corsi e ai workshop segnalati e ai loro organizzatori, pertanto declina qualsiasi responsabilita' e non rispondera' a comunicazioni riguardanti eventuali irregolarita'.