Il senso di appartenenza alla sua cultura viene ricercato nel raccontare, attraverso i suoi scatti, le usanze degli inglesi nel loro tempo libero. In We English si riconosce la britishness, non scevro da un taglio “pittorico”, che ricorda le rappresentazioni della collettività borghese a riposo, di gusto tardo ottocentesco, come poteva accadere nel dipinto “La Grande Jatte” (1884) o “La Baignade à Asniére” (1883) di Seurat.
Una finestra su un Paese dalle tradizioni forti e salde, che rende evidente il rapporto stretto tra l’Uomo e la Natura in cui vive e prolifica. Una ricerca che fa di Simon Roberts non solo un fotografo, bensì un sofisticato e attento “antropologo visuale”, che usa le immagini per parlarci dei rituali sociali degli Inglesi. O forse, dell’Essere umano.
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