Sandro Becchetti. Volti dall’Umbria e dall’Europa

La mostra “Sandro Becchetti. Volti dall’Umbria e dall’Europa”, curata da
Alberto Mori e promossa dal Comune di Perugia, dal MIBAC - Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria e
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici
dell’Umbria e dalla Regione Umbria, con il sostegno della Fondazione
Cassa di Risparmio di Perugia, propone un viaggio fotografico nella
storia della cultura del nostro Paese, scandito dai volti di personaggi,
noti e meno noti, della politica, dello spettacolo, dello sport, etc., ritratti in oltre quaranta anni di attività del fotoreporter romano per quotidiani, periodici, agenzie di stampa nazionali e per riviste internazionali e televisioni.
La mostra “Sandro Becchetti. Volti dall’Umbria e dall’Europa”, curata da
Alberto Mori e promossa dal Comune di Perugia, dal MIBAC - Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria e
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici
dell’Umbria e dalla Regione Umbria, con il sostegno della Fondazione
Cassa di Risparmio di Perugia, propone un viaggio fotografico nella
storia della cultura del nostro Paese, scandito dai volti di personaggi,
noti e meno noti, della politica, dello spettacolo, dello sport, etc., ritratti in oltre quaranta anni di attività del fotoreporter romano per quotidiani, periodici, agenzie di stampa nazionali e per riviste internazionali e televisioni.
In Umbria - dove affondano le sue radici familiari (“… contadini umbri scappati dalla miseria dell’Appennino per approdare alla miseria della campagna romana” cit.)
- in Italia, in Europa, Becchetti non ha lavorato solamente su
ordinazione ma partecipando, scavando, cogliendo l’essenziale di una
situazione, di un atteggiamento, entrando in sintonia con volti che in quel momento comunicavano
la propria anima al resto del mondo. Sguardi, particolari
dell’abbigliamento o della corporeità, focus sul mondo del lavoro, sulla
partecipazione sociale, sulle situazioni di disagio che non sono
solamente umane ma anche degli animali e perfino di città. Il percorso
espositivo, che si snoda tra la Sala Podiani e gli ambienti adiacenti,
spazi destinati alle esposizioni temporanee della Galleria Nazionale
dell’Umbria, è suddiviso in sei aree distinte ma allo stesso tempo
collegate da un unico filo conduttore, sottilmente presente nella
produzione dell’artista, rappresentato dal suo rapporto con l’Umbria,
terra di origine, di passaggio e di approdo, dove aveva deciso di
fissare anche la dimora dei suoi ultimi anni.
Tre fotografie di grande formato,
all’ingresso della mostra, accolgono il visitatore disvelando
l’universo iconografico di Becchetti, fatto di situazioni, volti e
paesaggi da immortalare: la prima, una sedia vuota immersa in un
singolare chiaroscuro, rappresenta un omaggio al Maestro, recentemente
scomparso; a seguire, la sagoma dello scultore Ceroli (fotografato al
tramonto sul tetto della propria abitazione) sembra indicare la
direzione da prendere. Il volto pop di un manifesto di Moira Orfei
conclude questa prima area.
All’Umbria è in particolare dedicata la
seconda sala (anche se altre foto dedicate alla regione sono disseminate
nel percorso) e la parete di chiusura della mostra, a simboleggiare
proprio il punto di partenza e di arrivo dei Becchetti.
Nelle altre
sale trovano posto alcuni significativi scatti che maggiormente hanno
segnato la carriera e, prima ancora, la vita personale del fotografo;
viene così esposta la prima delle due vere e proprie gallerie di
ritratti di personaggi noti: Pasolini, Oz, Alberti, Stefanini, Maraini e tanti altri.
Questi “protagonisti” sono raccontati da Becchetti non solo tramite
l’immagine, mai banale e a tratti velata di una bonaria e sottile
ironia, ma anche attraverso delle brevissime frasi che ricordano il
momento dell’incontro e contribuiscono a fissare le impressioni di
quella relazione spesso breve, quasi sempre significativa e
singolarmente aderente all’immagine che le corrisponde.
Nella quarta sala è documentata la realtà quotidiana
nei suoi aspetti positivi, unitamente ad alcuni volti noti. La quinta e
la sesta sala comprendono invece altri personaggi dell’arte, della
cultura, della politica, con riflessioni su diverse situazioni di
disagio, in Italia e all’estero dalla metà degli anni Sessanta ai giorni
nostri.
Nella sala numero sette trova spazio la seconda galleria
dei ritratti di uomini ”illustri”. Così Andy Warhol, Renato Balestra,
Francesco De Gregori, Dustin Hoffman, Gian Carlo Menotti intento a
parlare con Romolo Valli e tanti altri personaggi della politica, della
cultura, dello spettacolo, della letteratura si mostrano agli occhi del
visitatore attraverso immagini non convenzionali che rivelano aspetti
personali, relazionali, professionali fuori dalla formalità della
“posa”.
La mostra prosegue al piano superiore con la documentazione di quegli anni romani in cui inizia il delicato periodo delle contestazioni,
degli scontri sociali, delle dure contrapposizioni politiche che
segnano la trasformazione della società occidentale; in giro per
l’Italia e l’Europa il suo attento occhio ha saputo cogliere spunti
altrettanto significativi, aprendo l’obiettivo non solo alla
contemporaneità di cui è stato testimone ma anche a una più profonda
interiorità.
Integra perfettamente il percorso espositivo una sequenza video
di ulteriori immagini, che contribuiscono ad approfondire l’iter
artistico di Sandro Becchetti e, in chiusura, una recente intervista
realizzata da Valentina Gregori (produzione: Associazione Down Town in
collaborazione con Galleria DA.CO. di Terni).
Il curatore
La mostra è curata da Alberto Mori, profondo conoscitore della storia e
della cultura perugina, che da molti anni organizza incontri,
presentazioni di libri e piccoli eventi. Ha curato, da solo e in
collaborazione, importanti esposizioni fotografiche e documentarie
relative alla narrazione dell’evoluzione storica urbana, non solamente a
Perugia, tra le quali si segnalano: Fotoreporter Perugia 1978-2010,
in collaborazione con Federico Fioravanti e Alvaro Fiorucci, Museo
civico di Palazzo Penna, Perugia, dal 21 marzo al 16 maggio 2010; Un
viaggio nel tempo e nella memoria, Magione e i luoghi del Trasimeno nelle foto di Girolamo Tilli e Giuseppe Giugliarelli, Torre dei Lambardi - Magione, dal 6 maggio al 10 luglio 2011; La Memoria
nei cassetti, Perugia 1944-1970, in collaborazione con Luigi
Petruzzellis, Museo civico di Palazzo Penna, dal 27 novembre 2011 al 4
marzo 2012.
Info e prenotazioni:
Call center 199 151 123* / www.comune.perugia.it / www.sistemamuseo.it
Nota. Un bel ritratto di sandro Becchetti è leggibile su
Fotocrazia mentre una galleria di ritratti è visibile
qui
Perugia (PG), Galleria Nazionale dell´Umbria, Sala Podiani
29 giugno - 20 ottobre 2013
SANDRO BECCHETTI VOLTI DALL´UMBRIA E DALL´EUROPA
Mostra fotografica, cura di Alberto Mori
Inaugurazione: 28 giugno 2013, ore 18
A cura di: Alberto Mori
Categoria:
Fotografia
Promossa da: Comune di Perugia, MIBAC - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell´Umbria, Regione dell´Umbria
Organizzazione, Ufficio stampa e Servizi educativi: Sistema Museo
Con la collaborazione di: Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Orari di apertura:
fino al 30 settembre tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 19.30 (chiusura biglietteria ore 18.30) / dal 1° ottobre chiuso lunedì
PROVAPROVA
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