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Capitolo 3: Attrezzatura: Macchina Fotografica e Obiettivi

"La fotografia è l’arte di scrivere con la luce, ma per farlo serve la penna giusta."

Prima di immergerci nei concetti fondamentali – messa a fuoco, esposizione, inquadratura e scatto – è essenziale conoscere gli strumenti che trasformano la teoria in pratica.

Perché è così importante?

Immagina di voler suonare un pianoforte senza averne mai visto uno o senza sapere cosa siano i pedali o la differenza tra tasti bianchi e neri. Sarebbe frustrante, vero? Allo stesso modo, parlare di profondità di campo senza conoscere gli obiettivi, o di tempo di esposizione senza sapere cosa sia un otturatore, è come voler correre prima ancora di sapere camminare.

Questo capitolo è la tua bussola per orientarti nel mondo delle fotocamere e degli obiettivi. Ti aiuterà a:

  • Capire quali sono i diversi tipi di fotocamera – dagli smartphone alle mirrorless – e scegliere quello più adatto a te, al tuo stile fotografico e al tuo budget.
  • Conoscere le parti fondamentali del corpo macchina e il ruolo di ciascuna funzione, per trasformare uno scatto qualunque in uno davvero memorabile.
  • Distinguere i principali tipi di obiettivi e scoprire come possono cambiare radicalmente il risultato delle tue foto, dai paesaggi ai ritratti.

Attenzione: sarà la tua bussola, ossia ti darà un'indicazione di ciò di cui si parla; la conoscenza più dettagliata sarà affidata a successivi capitoli specifici!

3.1 Tipi di fotocamera: trovare quella giusta per te

Oggi il mercato della fotografia offre una vasta gamma di dispositivi, pensati per rispondere a ogni esigenza, livello di esperienza e portafoglio. Dallo smartphone che hai sempre in tasca fino alle sofisticate reflex professionali, ogni fotocamera ha i suoi punti di forza e i suoi limiti.

Ecco una panoramica delle tipologie principali:

  • Smartphone: Compatti e sempre a portata di mano, ideali per la vita quotidiana. I modelli più avanzati offrono controlli manuali e lenti multiple, ma i sensori rimangono piccoli rispetto a quelli delle fotocamere dedicate.
  • Compatte: Fotocamere leggere e tascabili, spesso dotate di zoom versatili. Perfette per chi viaggia leggero e vuole qualcosa di più di uno smartphone, ma con meno controllo creativo.
  • Bridge: Un gradino sopra le compatte. Hanno corpi più grandi, zoom molto potenti e più impostazioni manuali, pur mantenendo spesso sensori piccoli come quelli delle compatte.
  • Reflex (DSLR): Le preferite da molti fotografi professionisti e appassionati. Offrono qualità elevata, grande controllo manuale e una vasta gamma di obiettivi intercambiabili. L'intercambiabilità è il vero punto di forza del sistema! Di contro, sono più ingombranti e pesanti.
  • Mirrorless: La rivoluzione degli ultimi anni. Offrono la qualità delle reflex in corpi più compatti, grazie all’assenza dello specchio interno. Dotate di elettronica avanzata e ottiche intercambiabili, stanno rapidamente diventando lo standard.
  • Specialistiche: Action cam, medio formato, fotocamere a 360°... Pensate per usi specifici o creativi, spesso con caratteristiche uniche.

Come scegliere la tua fotocamera?
Dipende da quanto controllo desideri avere, dalla qualità d’immagine che cerchi, dal tuo budget e – non meno importante – da quanto peso sei disposto a portare con te. Fortunatamente, i concetti base che vedremo tra poco valgono per (quasi) tutti i tipi!

3.2 La macchina fotografica: parti principali

Conoscere le parti principali della fotocamera è come imparare l’anatomia di uno strumento musicale. Anche se ogni modello può presentare varianti, ci sono componenti comuni a tutte le fotocamere, dagli smartphone ai modelli professionali.

Vediamo quali sono:

  • Corpo macchina: È la “base” della fotocamera, è la sruttura che contiene o a cui si agganciano tutti gli altri elementi; all'interno è presente il sensore e tutta l’elettronica. Deve essere comodo da impugnare e adatto al tuo stile fotografico (street, ritratto, paesaggio, ecc.).
  • Sensore: È il "cuore" della fotocamera. Si trova all'interno del corpo macchina e ha il compito di catturare la luce per trasformarla in un'immagine digitale. È come la "pellicola" nelle vecchie macchine fotografiche: più grande è il sensore, migliore sarà la qualità dell'immagine, soprattutto in condizioni di poca luce.
  • Otturatore: È la "porta" della luce; è il meccanismo che, aprendo e chiudendosi, fa arrivare la luce sul sensore. Se la porta rimane aperta a lungo, la luce avrà più tempo per colpire il sensore; al contrario se la porta si chiude velocemente, il sensore sarà raggiunto solo brevemente dalla luce.
  • Esposimetro: È il "cervello" che aiuta a dosare correttamente la luce. L'esposimetro misura quanta luce c'è nella scena e ti suggerisce (o imposta) i valori migliori di tempo di scatto, apertura e ISO per ottenere una foto né troppo scura né troppo chiara
  • Mirino / Display: Alcune fotocamere hanno un mirino ottico (come le reflex), altre uno elettronico (tipico delle mirrorless), e molte puntano tutto sul display touch. La scelta dipende dalle tue preferenze di composizione.
  • Pulsanti e ghiere: Servono per regolare parametri importanti come ISO, apertura e tempo di scatto. Un layout semplice e intuitivo è fondamentale per non perdere l’attimo perfetto.

Infine c'è l'obiettivo, al cui interno c'è il diaframma,a cui però dedicheremo un paragarafo apposito

3.3 Gli obiettivi: tipologie e scelte

Gli obiettivi – chiamati anche lenti o ottiche – sono forse l’elemento che più incide sullo stile e sul risultato finale delle tue foto. Cambiare obiettivo può trasformare completamente una scena. Per questo, è importante conoscerne le principali tipologie.

Ma… che cos’è esattamente un obiettivo?

L’obiettivo è quella “parte davanti” alla fotocamera, attraverso cui entra la luce. È lui che decide quanto si vede nella foto e quanto un soggetto appare vicino o lontano. Immagina di guardare il mondo con una lente d’ingrandimento oppure con un binocolo: ogni obiettivo cambia il tuo modo di osservare la scena.

Quando si parla di obiettivi, si incontrano spesso due tipi di numeri:

  • Millimetri (come 50mm o 70–200mm)
  • Fattori di ingrandimento (come 10x o 20x)

I millimetri indicano la lunghezza focale, cioè quanto l’obiettivo “ingrandisce” o “allarga” l’immagine. Un numero basso, tipo 10mm, “vede” molto spazio e mostra un’ampia porzione di scena (ottimo per paesaggi). Un numero alto, come 200mm, restringe l’inquadratura e fa apparire i soggetti più vicini (perfetto per fotografare qualcosa di lontano, come un uccello su un ramo).

La sigla 10x, 20x invece si trova spesso su smartphone e fotocamere compatte: indica quante volte puoi ingrandire l’immagine rispetto al punto minimo. È una misura utile, ma un po’ vaga. Per capire meglio che tipo di foto potrai fare, è sempre meglio leggere i millimetri.

Un’altra distinzione importante è tra:

  • Obiettivi fissi (chiamati anche ottiche fisse): hanno un solo valore, come per esempio 50mm, 125mm o 300m. Non puoi zoomare, ma di solito offrono immagini più nitide e luminose degli altri. Comunemente si distinguono in grandangolari, standard e teleobiettivi.
  • Obiettivi zoom: coprono più lunghezze focali, come per esempio 18–55mm, 28-135mm o 80-200mm. Ti permettono di avvicinarti o allontanarti dal soggetto senza muoverti. Insomma, è come avere in un unico oggetto una lente d'ingrandimento e un binocolo. Comunemente si distinguono in zoom standard, telezoom e grandangolari zoom.

Prima di passare al capitolo successivo, fermiamoci ancora un po' su questo argomento.

3.3.1. Obiettivi fissi

Gli obiettivi fissi hanno una sola lunghezza focale, come ad esempio 35mm o 85mm. Non puoi zoomare, quindi per cambiare inquadratura dovrai muoverti fisicamente. In cambio, però, offrono una qualità dell’immagine molto alta e aperture molto luminose (perfette in situazioni di poca luce).
Tra gli obiettivi fissi possiamo trovare:

  • Grandangolari fissi (es. 20mm, 28mm): Vanno bene per paesaggi, interni o scene in cui vuoi “vedere tanto” in un solo scatto. Mostrano un ampio campo visivo.
  • Standard fissi (es. 35mm, 50mm): Molto usati per la fotografia di tutti i giorni, per ritratti, street photography e momenti spontanei.
  • Teleobiettivi fissi (es. 85mm, 125mm): Perfetti per avvicinare soggetti lontani o per fare ritratti a distanza con uno sfondo molto sfocato.

3.3.2. Obiettivi zoom

Gli obiettivi zoom coprono più lunghezze focali, come ad esempio 18–55mm o 70–200mm. Ti permettono di ingrandire o restringere l’inquadratura senza cambiare obiettivo né spostarti.
Tra gli obiettivi zoom troviamo:

  • Zoom standard (es. 18–55mm, 24–70mm): Sono i più versatili e spesso inclusi nei kit base. Vanno bene per quasi tutto: viaggi, famiglia, paesaggi, ritratti.
  • Telezoom (es. 70–200mm, 100–400mm): Usati per fotografare soggetti lontani come animali, sportivi o dettagli inaccessibili. Riducono il campo visivo ma avvicinano molto.
  • Grandangolari zoom (es. 10–24mm, 12–35mm): Coprono un ampio angolo di campo, ottimi per paesaggi, architettura o interni.

3.3.3. Un tipo speciale: il macro

Sia fisso che zoom, l’obiettivo macro è progettato per mettere a fuoco soggetti molto vicini. È perfetto per fotografare insetti, fiori e piccoli oggetti

Come scegliere il tuo obiettivo?
Considera il peso, la presenza della stabilizzazione, la luminosità (espressa in f/2.8, f/4 ecc.) e il tipo di fotografia che ti appassiona. Se sei all’inizio, un obiettivo zoom 18–55mm è un’ottima base di partenza: ti permetterà di esplorare diversi stili prima di specializzarti.

🔘 3.4 Il Diaframma: l’occhio della fotocamera

Oltre alla lunghezza focale, ogni obiettivo ha un’altra caratteristica molto importante: il diaframma.

Cos’è il diaframma? È un piccolo meccanismo all’interno dell’obiettivo che si apre e si chiude, regolando quanta luce entra nella fotocamera. Funziona un po’ come la pupilla del nostro occhio: al buio si dilata per far entrare più luce, mentre in pieno sole si restringe.

  • Un diaframma aperto (per esempio f/1.8) lascia entrare molta luce ed è utile in condizioni di scarsa illuminazione.
  • Un diaframma chiuso (per esempio f/16) lascia entrare poca luce, ma rende l’immagine più nitida su tutta la scena.

Perché è importante? Il diaframma non influenza solo la luminosità, ma anche un aspetto creativo molto importante: la profondità di campo, cioè quanta parte dell’immagine risulta nitida. 

Alla profondità di campo sarà riservato un capitolo intero. Per adesso diciamo solo questo:

  • Un diaframma aperto (f/2.8) crea sfondi sfocati (ottimo per ritratti).
  • Un diaframma chiuso (f/11 o f/16) rende nitidi sia il soggetto vicino che lo sfondo (perfetto per paesaggi).

📷 Come si controlla? Sulle fotocamere reflex o mirrorless puoi regolarlo in modalità manuale (M) o in modalità priorità di apertura (Av o A). Su smartphone, è spesso impostato automaticamente, ma alcune app avanzate permettono di modificarlo

Con queste basi sei pronto a proseguire e a impossessarti dell basi della fotografia!

 

Esempi

Esempio teleobiettivo 600mm

Esempio telezoom 70-200mm

 

 

Per maggiori informazioni (bando, scheda di partecipazione, etc. etc.) visitate il sito degli organizzatori

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