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Capitolo 5: Le basi: l’esposizione

5.1 Che cos'è l'esposizione?

Esporre correttamente significa fare in modo che tutti gli elementi rappresentati nella fotografia vengano riprodotti con colori, tonalità e luminosità fedeli alla realtà. Per ottenere questo risultato, è necessario che una precisa quantità di luce arrivi a colpire il sensore.

Quando ciò accade, diciamo che la fotografia è correttamente esposta.
Se arriva troppa poca luce, la foto sarà sottoesposta (scura).
Se arriva troppa luce, sarà sovraesposta (troppo chiara).

Ora ti starai chiedendo:
"Ma la luce cambia continuamente! Come faccio a sapere se ce n'è abbastanza, troppa o troppo poca?"

Nessun problema! In tutte le macchine fotografiche moderne c'è uno strumento chiamato esposimetro, che misura quanta luce c'è nella scena e ti suggerisce (o imposta automaticamente) i parametri migliori per ottenere una foto ben esposta. In breve:

  • L'esposimetro misura la luce.
  • Il fotografo (o la macchina in automatico) regola i parametri in base a quella misurazione.

Ma quali sono questi parametri? I principali sono tre:

  • Apertura (quanto grande è il "buco" da cui passa la luce)
  • Tempo di scatto (per quanto tempo facciamo entrare la luce)
  • ISO (quanto il sensore è sensibile alla luce)

La chiave di una buona esposizione sta nel bilanciare correttamente questi tre elementi.
Prima di vederli uno a uno, però, ti propongo una metafora che ti aiuterà tantissimo a capire tutto con un colpo solo.

🔍 Conosci i tuoi strumenti:
Sull'inquadratore (mirino) o sullo schermo della tua fotocamera cerca una scala con i simboli + 0 - o un selettore che si muove su una barra graduata: quello è l'esposimetro! Ti aiuta a capire se la foto sarà troppo chiara, troppo scura o perfetta. Prova a osservare come cambia puntando la macchina verso un uccello nel cielo o verso una macchina per strada. Se invece il selettore rimane fermo, significa che la fotocamera è impostata per regolare tutto automaticamente.

5.2 L'esposizione: Immagina di Riempire un Bicchiere

Per capire come funziona l'esposizione, immagina che esporre correttamente sia come riempire un bicchiere con una precisa quantità d'acqua.

  • Se versi troppa acqua (troppa luce), il bicchiere trabocca: la foto sarà sovraesposta.
  • Se versi troppa poca acqua (troppa poca luce), il bicchiere resta vuoto: la foto sarà sottoesposta.

Ma come regoliamo la quantità di luce che entra nel bicchiere? Qui entrano in gioco l'apertura e il tempo di esposizione:

  • L'apertura è come la dimensione dell'imbuto con cui versi l'acqua: se l'imbuto è largo (apertura ampia, es. f/1.4), l'acqua scorrerà più facilmente, riempiendo il bicchiere più in fretta.
  • Il tempo di esposizione è come il tempo che impieghi per versare l'acqua: se lasci che l'acqua scorra per più tempo (tempo di esposizione lungo), il bicchiere si riempirà completamente, ma se lo fai troppo a lungo (tempo troppo lungo), l'acqua potrebbe traboccare.

Ora, immagina che il bicchiere rappresenti il sensore della tua fotocamera e che la quantità d'acqua sia la luce che entra nel sensore.

  • Se usi un bicchiere troppo grande (un valore ISO troppo basso), l'acqua versata non lo riempirà abbastanza: la foto sarà troppo scura.
  • Se usi un bicchiere troppo piccolo (un valore ISO troppo alto), l'acqua traboccherà facilmente: la foto sarà troppo chiara, e potrebbe esserci del rumore digitale.

Il trucco sta nel trovare il bicchiere giusto (l'ISO giusto), l'imbuto giusto (l'apertura) e il tempo giusto (il tempo di esposizione) per riempire il bicchiere con la giusta quantità di luce. N? troppo, n? troppo poco!

Nei prossimi paragrafi vedremo nel dettaglio questi parametri.

5.3 Gli ISO

Il valore ISO indica la sensibilità del sensore alla luce. Un valore ISO più alto corrisponde a una maggiore sensibilità.
Gli ISO sono organizzati in una scala standardizzata che normalmente va da 100 a 6400, con incrementi che raddoppiano ogni volta (ISO 100, 200, 400, 800, 1600, etc.).

Come accennato, a un valore ISO più alto corrisponde una maggiore capacità del sensore di catturare la luce, il che è utile in condizioni di scarsa luminosità o al buio. Tuttavia, l'aumento degli ISO si paga con un incremento del rumore digitale, che può ridurre la nitidezza e la qualità dell'immagine.

Le fotocamere compatte danno risultati accettabili fino a ISO 1600, mentre le reflex e le mirrorless possono arrivare a ISO 3200 o oltre.
A parità di condizioni, le fotocamere con sensori più grandi generalmente restituiscono risultati migliori.

🔍 Conosci i tuoi strumenti:
Vai nelle impostazioni della tua fotocamera e cerca la voce "ISO" o "Sensibilità ISO". Scopri come impostare gli ISO sul tuo dispositivo: puoi farlo tramite il display o con una ghiera? Imposta valori diversi, ad esempio ISO 100, ISO 800 e ISO 3200. Ricorda che per cambiare l'ISO dovrai uscire dai programmi super automatici!

??  Prova a vedere che succede:
Scatta la stessa scena con diversi valori ISO e confronta le foto. Vedrai che, aumentando gli ISO, anche il rumore digitale (la grana) cresce. Noterai differenze nella nitidezza e nella qualità dell'immagine, soprattutto nelle aree di ombra.

5.4 Apertura di Diaframma

L'apertura è il foro a diametro variabile creato dal diaframma posizionato nell'obiettivo. Questo foro regola la quantità di luce che entra nella fotocamera. Più grande è l'apertura selezionata (sia manualmente che automaticamente dalla macchina), maggiore sarà la quantità di luce che colpirà il sensore durante il tempo di esposizione.

L'apertura è indicata dai valori chiamati stop (o diaframmi), espressi da una frazione seguita dalla lettera f/, come ad esempio:

  • f/1.4, f/2, f/2.8, f/4, f/5.6, f/8, f/11, f/16, f/22

Ogni volta che si apre di uno stop (per esempio, da f/8 a f/5.6), l'ampiezza del foro raddoppia, consentendo al doppio della luce di entrare.
Quando si chiude di uno stop (per esempio, da f/16 a f/22), la superficie del foro si dimezza, riducendo la quantità di luce che passa.

L'apertura non solo influisce sull'esposizione, ma anche sulla profondità di campo, ovvero sulla porzione di immagine che appare nitida.

🔍 Conosci i tuoi strumenti:
L'apertura del diaframma è uno dei principali strumenti per controllare la luce nella tua foto. Cerca di capire come si imposta l'apertura sul tuo dispositivo. Tramite display o tramite ghiera? Escludi gli automatismi, imposta la modalità Priorità di Apertura (A o Av) e prova a cambiare l'apertura (es. da f/2.8 a f/16). Quali diaframmi hai a disposizione?

??  Prova a vedere che succede:
Prova a scattare con aperture diverse, ad esempio da f/1.4 a f/16. Cosa succede alla luminosità della foto e alla profondità di campo? Con aperture più larghe (f/1.4) vedrai un effetto sfocato (bokeh) dietro al soggetto, mentre con aperture strette (f/16) avrai una maggiore porzione di foto a fuoco. Che tipo di effetto preferisci?

5.5 Tempo di Esposizione o Velocità di Scatto

Il tempo di esposizione determina la durata dell'apertura dell'otturatore nel corpo macchina. Più lungo è il tempo di esposizione, più luce raggiunge il sensore.

I tempi sono espressi in secondi o frazioni di secondo (1s, 1/2s, 1/4s, 1/8s, 1/16s, 1/30s, 1/60s, 1/125s, etc.).
Ogni variazione del tempo nella scala raddoppia o dimezza l'esposizione.

I tempi di esposizione comuni variano da 30 secondi a 1/4000 di secondo.
Un tempo di esposizione lungo può creare effetti particolari come scie di movimento o immagini "sfocate", mentre un tempo rapido può congelare l'azione.

Anche fotografando un soggetto immobile, l'uso di tempi lunghi può causare il movimento dell'immagine, dovuto anche ai piccoli movimenti della fotocamera. In questi casi, un cavalletto o l'uso di un flash è necessario per mantenere l'immagine nitida.

🔍 Conosci i tuoi strumenti:
Scopri come si imposta il tempo di esposizione sulla tua fotocamera. Puoi farlo tramite una ghiera, un comando rapido o sul display? Imposta la modalità Priorità Tempi (S o Tv) e prova a cambiare il tempo di scatto. Prova ad utilizzare tempi rapidi come 1/1000s per congelare il movimento, oppure tempi lunghi come 1/2s per creare un effetto di scie.

?? Prova a vedere che succede:
Se stai scattando a mano, prova a usare un tempo almeno pari alla lunghezza focale dell’obiettivo (es: 1/50s con un 50mm). Rallenta sempre di più il tempo di scatto e osserva quando compare il mosso. Se serve, prova a usare un cavalletto per mantenere l'immagine nitida! Cosa succede se usi un tempo lunghissimo, come 10 secondi, per un effetto artistico con luci in movimento

5.6 Combinazione Tempo/Diaframma

Più ampia è l'apertura scelta, meno tempo di esposizione sarà necessario per ottenere una corretta esposizione. Al contrario, più lungo è il tempo di esposizione, più si dovrà chiudere il diaframma.

Esistono combinazioni equivalenti di tempo e diaframma che producono lo stesso risultato in termini di esposizione.
Ad esempio, una foto con apertura f/16 a un tempo di posa lungo di 1/2 secondo sarà esposta correttamente come una foto con apertura f/11 e un tempo di posa più breve, come 1/4 secondo.

Un esempio: Supponiamo di voler riempire un recipiente di un litro d'acqua.
Se usiamo una pompa da giardino, ci vorranno alcuni secondi. Ma se usiamo un manicotto antincendio, lo riempiremo in un attimo. La quantità di acqua (luce) è la stessa, ma la velocità di riempimento (tempo) è diversa.

🔍 Conosci i tuoi strumenti:
Quando imposti il tempo di esposizione, prova a osservare come influisce sulla luminosità complessiva della foto. Se stai utilizzando tempi lunghi, verifica anche l'apertura e il valore ISO per ottenere l'esposizione corretta.

?? Prova a vedere che succede:
Se usi un tempo di esposizione lungo, prova a chiudere un po' l'apertura (aumentando il numero f/) per evitare che la foto diventi troppo chiara. Se vuoi mantenere l'effetto di sfocato con un'apertura ampia (es. f/2), riduci il tempo di esposizione per evitare la sovraesposizione.

Per maggiori informazioni (bando, scheda di partecipazione, etc. etc.) visitate il sito degli organizzatori

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