In questo capitolo imparerai a controllare uno degli elementi fondamentali di ogni fotografia: la nitidezza del soggetto. Scoprirai come funziona la messa a fuoco, quando usare quella automatica e quando preferire il controllo manuale, per rendere chiaro a chi guarda cosa è davvero importante nella tua immagine.
IMMAGINE SEGNAPOSTO GENERATA CON AI
La messa a fuoco è il processo con cui, tramite l’obiettivo, si rendere nitido e chiaro un soggetto, mentre (quasi) tutto ciò che è fuori dal punto di messa a fuoco risulta sfocato. In poche parole: è ciò che permette di vedere bene un oggetto o una persona nella fotografia.
È come dire con chiarezza: “Ecco, guarda proprio qui!” Se il soggetto principale è sfocato, l’occhio di chi guarda si perde e l’immagine perde forza.
Sapere dove mettere a fuoco e come farlo è una delle abilità fondamentali di ogni fotografo. A parte i dispositivi più semplici ed economici, tutte le macchine ti permettono di controllare la messa a fuoco in due modi: automatica o manuale.
IMMAGINE SEGNAPOSTO GENERATA CON IA -AF con soggetto al centro - La fotocamera decide dove mettere a fuoco. Qui ha scelto il soggetto centrale.
IMMAGINE SEGNAPOSTO GENERATA CON IA -Errore di messa a fuoo - A volte l'autofocus può sbagliare, mettendo a fuoco sullo sfondo..
Nella maggior parte delle fotocamere moderne (e anche negli smartphone), la messa a fuoco automatica, chiamata autofocus, è rapida e intuitiva. Ecco come funziona:
IMMAGINE SEGNAPOSTO GENERATA CON IA -Profondità di campo ridotta: la testa dell'insetto spicca e lo sfondo è sfocato.
IMMAGINE SEGNAPOSTO GENERATA CON IA -Profondità di campo ampia: tutte le parti dell'insetto sono nitide.
Ci sono situazioni in cui l’autofocus può fallire: in scarsa luce, con soggetti poco contrastati o quando desideri massimo controllo creativo. In questi casi puoi usare la messa a fuoco manuale (MF):
Quando metti a fuoco un punto della scena, tutto ciò che si trova esattamente su quel piano risulterà nitido. Ma quanto spazio davanti e dietro quel punto sarà ancora sufficientemente a fuoco? Dipende dalla profondità di campo.
La profondità di campo è l’estensione della zona nitida intorno al punto messo a fuoco e può essere molto ampia (come in un paesaggio, dove tutto è nitido dal primo piano all’orizzonte) oppure molto ridotta (come in un ritratto, dove solo gli occhi sono nitidi e lo sfondo sfocato). Oltre che dal punto in cui metti a fuoco, dipende da tanti fattori - come per esempio l'apertura di diaframma - che vedremo in seguito.
Imparare a gestire la profondità di campo ti aiuta a valorizzare meglio il soggetto.
In pratica, la messa a fuoco sceglie "dove" guardare, mentre la profondità di campo decide "quanto" sarà nitido intorno a quel punto. Nei prossimi capitoli, torneremo ancora su questo concetto.
La messa a fuoco indica il punto preciso che si vuole nitido; la profondità di campo è la zona intorno al punto di messa a fuoco considerata nitida.
Dentro ogni obiettivo ci sono delle lenti che si spostano avanti e indietro per far convergere i raggi di luce provenienti dal soggetto in un punto preciso: il sensore della fotocamera. Quando questo accade, l'immagine appare nitida proprio in quel punto. Tutto ciò che si trova prima o dopo quel piano risulterà più o meno sfocato.
Controlla la tua fotocamera o smartphone:
✏️ Osserva: il punto messo a fuoco è dove l’immagine risulterà nitida.
✅ In questo modo puoi decidere tu dove mettere a fuoco, senza rinunciare alla composizione desiderata.
🧠 Confronta tre versioni della stessa scena:
– una con autofocus sul soggetto
– una con messa a fuoco manuale
– una con il fuoco sullo sfondoQuale racconta meglio ciò che volevi mostrare?
Su alcune fotocamere più semplici o su molti smartphone economici non è disponibile la messa a fuoco manuale. In questi casi, puoi solo affidarti all'autofocus e usare strategie come il blocco della messa a fuoco per avere più controllo.
Ora che hai compreso l'importanza della messa a fuoco e sai come rendere nitido il tuo soggetto, è il momento di unire questo concetto fondamentale con l'arte di "disegnare" la tua immagine.
La prossima sezione ti guiderà nella composizione, svelandoti come disporre gli elementi nella tua foto per renderla davvero d'impatto e comunicare al meglio la tua visione.
Prossima pagina:
⬅️ Capitolo precedente ⬆️ Torna all'indice ➡️ Capitolo successivo
👧 1. Il ritratto che cattura l'anima
Steve McCurry – Ragazza afgana (Sharbat Gula) (1984)
Vedi l'immagine su National Geographic
"Gli occhi verdi penetranti della 'Ragazza afgana' sono un esempio magistrale della messa a fuoco selettiva di McCurry. Il suo volto è di una nitidezza straordinaria, mentre lo sfondo sfocato concentra ogni sguardo sulla sua espressione intensa, isolandola dal contesto e rendendola universale."
🏙️ 2. La città come modellino
Olivo Barbieri – Site Specific_ROMA (2004)
Vedi un esempio della serie 'Site Specific' su Maxxi
"Attraverso l'uso sapiente delle lenti tilt-shift, Barbieri trasforma la realtà urbana in una suggestiva riproduzione in miniatura. In 'Site Specific_ROME 04', la messa a fuoco selettiva su un punto specifico del Colosseo lo rende quasi un giocattolo, creando un effetto straniante che invita lo spettatore a riflettere sulla percezione della realtà."
Olivo Barbieri (Carpi, 1954) è un fotografo e artista italiano di fama internazionale, noto per l’uso pionieristico del fuoco selettivo e per la sua capacità di trasformare le città reali in visioni quasi oniriche. Vive e lavora a Milano.
Già dalla metà degli anni ’90, Barbieri inizia a sperimentare l’uso di ottiche speciali – in particolare le lenti tilt-shift – per concentrare la nitidezza su un punto preciso dell’immagine, lasciando il resto volutamente sfocato. Questo approccio trasforma città vere in modellini in scala, creando un effetto straniante e affascinante.
Miniature di città vere
L’effetto di miniaturizzazione dei paesaggi urbani è diventato il segno distintivo del suo lavoro, rendendo Barbieri uno dei fotografi più riconoscibili della scena contemporanea.
Tra realtà e visione
Le sue immagini mettono in discussione il concetto di fotografia come semplice documento: uniscono osservazione e interpretazione artistica, confondendo il confine tra ciò che è reale e ciò che sembra inventato.
Uno sguardo che ispira
Il suo metodo ha aperto nuove strade nella fotografia sperimentale, invitando a riflettere su quanto il nostro modo di vedere sia personale, soggettivo e creativo.
Forse ti interessano queste guide
Parole chiave correlate: messa a fuoco, autofocus, fuoco manuale, AF-S, AF-C, fuoco selettivo, nitidezza foto, come mettere a fuoco, bloccare messa a fuoco, fuoco preciso, focus peaking, profondità di campo, obiettivo fotografico, tecnica di messa a fuoco.
Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità fissa ed i contenuti sono frutto ed espressione della volontà personale degli utenti.
Questo sito non fornisce alcuna garanzia sull' accuratezza e completezza dei contenuti riportati e si riserva il diritto di modificare ed aggiornare dette informazioni senza preavviso alcuno.
Commenti
Lascia un commento
Commenti degli utenti
Nessun commento presente. Sii il primo a commentare!